UN VIAGGIO CHE COMINCIA DA LONTANO
Assunta, 32 anni
Sono stata in Terra Santa per la prima volta a fine 2013, un anno molto importante per me e per la mia fede.
Il mio viaggio comincia da lontano, qualche mese prima, in Brasile, dove mi trovavo per la GMG di Rio de Janeiro, un’esperienza stupenda che ha cambiato la mia vita, il mio cuore e il mio modo di vivere la fede.
Ho sempre amato il Brasile!
Fare quel viaggio non è stato facile, si sono presentati tanti ostacoli, qualche volta ho anche pensato di lasciar perdere, ma quando stavo per mollare succedeva sempre qualcosa che sistemava tutto.
Il tema della GMG era “Andate e fate discepoli tutti i popoli”, Io vi indicherò la via che porta alla verità, che dona la vita. Il discepolo è colui che ascolta, segue, ama il maestro.
Essere discepoli è mettere i piedi dove li ha messi Lui.
Quando sono tornata in Italia ho continuato il mio nuovo cammino con una fede e una speranza rinnovate. Qualche mese dopo è arrivata l’opportunità di andare in Terra Santa, per il Capodanno 2014, un viaggio anche questo pensato e dedicato ai giovani.
Attraversare i luoghi dove Gesù è stato bambino, adolescente, uomo e maestro mi ha permesso di mettere davvero i piedi dove li ha messi Lui, ha dato una concretezza nuova a tutto quello che fino ad allora avevo solo ascoltato: tutto questo è stato e io ero proprio là dove è accaduto, ed è lì che il mio cuore e la mia mente ritornano ogni giorno, ogni volta che ascolto o leggo la Parola, quando recito il Rosario. Ogni luogo io l’ho visitato: ho visto i posti dove Gesù ha chiamato Pietro e gli altri Apostoli, dove ha incontrato la Samaritana, Zaccheo, il Cieco nato, dove ha ricevuto il Battesimo da Giovanni Battista, dove è morto e risorto.
Il seme gettato durante il mio viaggio a Rio de Janeiro in Terra Santa ha trovato terreno fertile, che ora sta germogliando e portando i suoi frutti nella mia vita e agli altri.
Raccontare la mia esperienza è avere l’opportunità di testimoniare quanti doni questa Terra, che è la nostra casa, ha in serbo per noi, quanto piccoli diventano tutti quegli ostacoli che ci portano a rinviare o a rinunciare a questo viaggio di fronte alla grandezza di ciò che si riceve.